Prima tappa italiana per il “ In the present” Yes tour. Il teatro comunale di Vicenza è una imponente struttura, molto accogliente e dalla acustica buona anche se non eccelsa, contrariamente a quanto mi era stato indicato. I posti a sedere sono esauriti nel momento dell’inizio del concerto, un pochino in ritardo per la verità. Scenografia nuova per la band ma sempre surreale com’è nella tradizione del gruppo inglese ; la musica visionaria d’un tempo ha lasciato traccia nella presentazione del gruppo on the stage. Sulle note del “L’uccello di fuoco” di Stravinsky, sigla di apertura consueta oramai del lontano 1972, si parte con “Siberian Khatru” da “Close to the edge”. Gli Yes sono in forma e lo si vede subito in particolare Steve Howe, il chitarrista che si diletta anche in assoli molto diversi dagli originali. E’ poi la volta di “I’ve seen all good people”, il classico brano che già scalda gli animi con il suo finale rock’n’roll. Chris Squire presenta i nuovi arrivati nella band: David Benoit alla voce, canadese di Montreal, che rimpiazza il convalescente Jon Anderson e Oliver Wakeman, il figlio d’arte, che rileva il più illustre padre Rick, tastierista titolare della band per anni. Si prosegue con “Tempus fugit” , brano a sorpresa da “Drama”, album del 1980. Il pezzo si addice alle capacità vocali di Benoit che rivaleggia con Anderson per cristallinità vocale pur apparendo meno etereo e celestiale dell’illustre predecessore. Le sue movenze sul palco si avvicinano maggiormente ad una idea più concreta e meno “surreale” ed immaginifica com’era nella tradizione di Anderson. Persino il suo look richiama più un chanssoniere francese che un cantore antico. Comunque saluta in un buon italiano il pubblico ed annuncia il brano successivo: “Onward” da “Tormato”, cui fa seguito addirittura “Astral traveller” da “Time and aword”, disco del 1970 in cui non figurava ancora Steve Howe, che sottolinea il fatto nell’annunciare il pezzo. Durante l’esecuzione si viene calati in una atmosfera psichedelica con grande ritmica iniziale di Howe. Per “ And you and I “ viene ripristinata la maestosa intro eseguita dal vivo nel 1972 e Steve Howe, sempre, alla pedal steel guitar fa sognare. Il pubblico restituisce con lunghi applausi le emozioni sviscerate dal brano ma si riparte con “Your is no disgrace”, nella versione estesa col l’assolo centrale quasi hendrixiano di Howe. Straordinario l’apporto dell’unico componente originale dal 1968: il bassista Chris Squire che fa ruggire il proprio Rickenbacker; sulla strofa finale il nuovo vocalist e il bassista , nel cantare la ripresa del verso, eseguono due testi diversi creando un sovraccavallamento curioso e sottolineano l’errore guardandosi e ridendo; l’esecuzione generale non ne risente minimamente e credo che pochi in platea se ne siano accorti ! Il gruppo esce e rimane solo Steve Howe per il suo consueto spazio alla chitarra classica alla quale propone due brani tratti dagli album solo. La versatilità del chitarrista sui vari strumenti non é cosa nota da oggi ed il pubblico rimane in silenzio ad assaporare la perizia tecnica ed il tocco maestro. Si riprende con il brano più noto degli Yes anche dal pubblico di tutti i giorni “Owner of a lonely heart”. Benoit dimostra di trovarsi a proprio agio sulle alte tonalità finali della canzone. Si torna indietro nel tempo con un gioiellino come “South side of the sky” da “Fragile” durante il quale si possono apprezzare i cori che sempre hanno contraddistinto il gruppo nella carriera; il finale forse è eccessivo nella lunghezza ma dà un segno preciso della capacità jammistiche della band. Secondo brano da “Drama” con “Machine messiah”, brano scorrevole e orecchiabile nella melodia ma nel contempo dagli arrangiamenti complessi. Poi Steve annuncia “…This is the final track from Fragile…” e giunge la maestosa “Heart of the sunrise”. Squire ha così l’opportunità di scatenarsi nel
Wellos
We were in Vicenza for the YES show and have found a very credible band. The setlist was very pleasant and has been played with enthousiasm by a real Team. Has many Yesfans, we regret that the magic voice of Jon is no more a part of the YES sound now...but it is the current version of YES !! and it works very well. The most important remains the pleasure that theses incredible musiciens are able to share with us. Benoit's voice is really wonderfull (different from Jon but also very well suited for YES stuff). Let them offer us a new album and demonstrate that the Great YES is still there even if some members have changed. Thanks guys for this effort and please continue to deliver your wonderfull music live. See you soon guys. Wellos
Luca
Ritorno dopo molti anni a vedere il mio gruppo preferito, dopo Milano 1984 (90125 tour) e Milano 1991 (Union tour). Il contesto è completamente diverso, perchè ascoltare gli YES a teatro è semplicemente divino e non paragonabile al frastuono dei palazzetti dello sport. Direi che il teatro Comunale di Vicenza si è rivelato ideale per questo evento. Niente da dire sui tre mostri sacri del rock progressive (Chris,Steve e Alan) che, come sempre sono riusciti a creare delle atmosfere incredibili, con il loro sound e la loro precisione....mancava comunque Lui, il grande Jon che, senza togliere nulla alla bravura e all'impegno di Benoit, devo dire è tutta un'altra cosa. Per quanto riguarda Wakemann figlio, direi una prestazione onesta, senza lode e senza infamia.... Una lode speciale comunque devo farla a Steve Howe che ancora una volta ha incantato la platea con una rinnovata energia che mi sembrava persa guardando i DVD dei concerti del 2003 e 2004. Mostruoso come sempre il basso di Chris, bassista che secondo me non ha paragoni...un pò più appesantito del solito, ma sempre stupefacente! Punto dolente, secondo me, la set list proposta per questo tour europeo: decisamente più scarsa rispetto al tour americano, è mancata l'esecuzione di Parallels, Long Distance R./ The Fish e soprattutto dell'immensa Close To The Edge (per mia grande delusione) sostituite da una fantastica versione di Yours Is No Disgrace (grandioso Steve). In più non è stato eseguito il secondo bis (Starship Trooper) come fatto invece durante la prima data del tour in Repubblica Ceca. Comunque a loro si può perdonare tutto!!! Mi piacerebbe poterli sentire ancora, però con Jon!
02/11/2009 TEATRO COMUNALE DI VICENZA SPETTATORI 1.061 SOLD OUT SET LIST: 1 FIREBIRD SUITE 2 SIBERIAN KHATRU 3 I'VE SEEN ALL GOOD PEOPLE 4 TEMPUS FUGIT 5 ONWARD 6 ASTRAL TRAVELLER (INC. DRUM SOLO) 7 AND YOU AND I 8 YOUR IS NO DISGRACE 9 STEVE HOWE SOLO 10 OWNER OF A LONELY HEART 11 SOUTH SIDE OF THE SKY 12 MACHINE MESSIAH 13 HEART OF THE SUNRISE 14 ROUNDABOUT (encore)